RECOVER LFT
LATENT FINGERPRINT TECHNOLOGY
La tecnologia RECOVER LFT è un processo di fumigazione a vapore chimico rivoluzionario per sviluppare le impronte digitali su una varietà di superfici difficili, comprese quelle esposte a calore estremo (ad esempio i bossoli) e gli oggetti che sono stati lavati a fondo nel tentativo di impedire l’identificazione.
“This discovery gives us the ability to recover fingerprints from items that would have been previously difficult or impossible. It has shown particularly good results when used on fired ammunition cases, knives and contaminated metallic items”
Steve Bleay, MoD Defence Science and Technology Laboratory
Applicazioni
Proiettili esplosi
È notoriamente difficile estrarre impronte “utilizzabili” dai bossoli esplosi. RECOVER può ottenere impronte digitali di qualità incredibilmente alta.
Frammenti di IED Applicazione originaria di RECOVER, le impronte possono essere visualizzate sui metalli esposti al calore, ivi incluso sui frammenti di ordigni esplosivi improvvisati (IED).
Articoli lavati
Anche quando un reperto è stato lavato a fondo o immerso per un lungo periodo di tempo, RECOVER può comunque estrarre impronte identificabili.
Un sistema da laboratorio compatto
Coperchio motorizzato: offre una capacità regolabile. Gestito tramite lo schermo a sfioramento, consente di utilizzare camere di sviluppo di varie capacità.
Camera di sviluppo con visibilità a 360o. Disponibile in 2 dimensioni, consente all’utente di monitorare lo sviluppo delle impronte digitali da qualsiasi angolo.
Fase di attivazione del precursore: avvia la transizione del precursore. Le “cariche” del precursore prepesate vengono poste nella fase di attivazione a temperatura controllata.
Sistema integrato: una soluzione da laboratorio “chiavi in mano”. Compatto e semplice, il sistema RECOVER occupa uno spazio di lavoro minimo e viene consegnato pronto all’uso.
Interfaccia touchscreen: software intuitivo.
Il software di facile utilizzo tramite icone riduce le complesse operazioni chimiche ad un semplice processo passo passo.
Sforzo collaborativo
Scoperta all’Università di Loughborough (Regno Unito), sviluppata con l’aiuto e il sostegno del Laboratorio di scienza e tecnologia della difesa del Ministero della Difesa del Regno Unito (DSTL) e affinata ora da foster+freeman, la tecnologia LFT RECOVER per le impronte digitali rappresenta un esempio fantastico di lavoro collaborativo per raggiungere l’innovazione che sarà di aiuto alla polizia e ai servizi di sicurezza per individuare i criminali e collegarli ai rispettivi reati.
Prove e valutazione
Oggi, ad oltre dieci anni dall’inizio dei lavori su RECOVER all’Università di Loughborough, la tecnica continua a essere oggetto di studi scientifici approfonditi e severi.
PROVE SUL CAMPO: Il poligono di tiro
Proiettili di calibro misto sono stati caricati manualmente in una serie di armi da fuoco presso un poligono di tiro di Las Vegas. Dopo lo sparo, i bossoli sono stati raccolti e trattati con lo strumento RECOVER. Dove altre tecniche hanno precedentemente avuto qualche successo nella visualizzazione delle impronte digitali su una percentuale ridotta di bossoli, RECOVER è stato in grado di rivelare impronte utilizzabili sulla maggioranza dei bossoli esaminati.
Proiettili caricati manualmente sparati presso il poligono. Las Vegas, Nevada
VMD (sx) vs. RECOVER (dx).
Impronte di una settimana su acciaio inox lavato con detersivo
EVALUATION: Independent Evaluation
Un articolo sottoposto a peer-review pubblicato nella rivista Science & Justice dai rappresentanti del Centro di scienza applicata e tecnologia del Ministero degli Interni (Home Office Centre for Applied Science and Technology o CAST), dell’Università di Loughborough, di Foster+Freeman Ltd. e del Laboratorio di scienza e tecnologia della difesa (Defence Science and Technology Laboratory o DSTL), confronta la tecnica LFT a fronte dei processi principali per la visualizzazione delle impronte digitali sui metalli esposti ad una varietà di ambienti. In particolare, lo studio rivela che la tecnica LFT è superiore dal punto di vista dello sviluppo delle impronte digitali su diverse tipologie significative di reperti che sono stati:
- Esposti a temperature elevate (come per i bossoli esplosi)
- Lavati accuratamente di proposito nel tentativo di cancellare le tracce
- Immersi in un liquido (ad esempio gettati in uno specchio d’acqua)
PROVE IN SEDE: Analisi delle limitazioni di RECOVER
Dopo aver prodotto risultati eccezionali su una molteplicità di tipologie di tracce da cui era precedentemente considerato difficile o impossibile estrarre impronte, gli esperti chimici interni sono ora passati a sperimentare i limiti assoluti della tecnica LFT RECOVER. Le prove recenti hanno prodotto impronte digitali di alta qualità su lamiere immerse in sostanze chimiche aggressive come disinfettanti e candeggina.
24 ore (sx) vs. una settimana (dx).
Le impronte digitali sull’ottone sono state immerse in candeggina
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(Lingua Inglese)